Il Dono

Perché i pellegrini si trascinano a migliaia su per le pietraie delle catene montuose? Perché certi nudi, altri coperti sino agli occhi, taluni rasati o invece i lunghi capelli e le barbe dentro grandi turbanti?  Chi abita i corpi rigati di sangue, chi le membra serrate dalle cinghie, coperte di cenere, adorne di ossa, piumaggi e impianti uncinati? Chi c’è sotto la pelle dipinta di segni intricati o tatuata col fuoco? Chi c’è dietro la maschera, chi dietro al velo? 
Dinanzi ai cicli della Natura, la volta del Cosmo, il passato ancestrale, il futuro intangibile, le dimensioni, le distanze, le proporzioni delle cose, un medesimo fremito interseca un labirinto di percorsi dispiegando la trama dei gesti che codificano lo spazio-tempo rituale. Nella sua qualità transitiva, dono,come il termine ospite, incarna una convergenza di significati indissolubili e opposti: offrire, ricevere; immolare, ringraziare e ancora prendere e rendere. Ma nel suo senso più arcano dono è ciò che allaccia i contrari: nei pittogrammi Sumeri del IV millennio a.C. il termine khadra è una X al centro di un cerchio: «ciò che è dentro», «ciò che è in fondo al cuore». L’eco di una sola risonanza trapassa le contraddizioni e le intreccia in una catena di corrispondenze, allora qual è il cardine sul quale tutti i rituali s’impigliano attorno al mistero dell’evidenza corporea nel suo valico terreno? 
Il Dono è la vita, è il respiro che l’attraversa – e anima – ciò che inspiriamo ed espiriamo di quello Spirito che, diciamo, “si rende” quando si spira.

reference texts

Il dono · 2000/2009 · Giorgia Fiorio
Lungo le strade del mistero · Gabriel Bauret
La donna del dono · Daniele Del Giudice
Il dono · Carlo Ossola